Non siamo un paese libero, la maggior parte di noi fatica ancora a comprenderlo. Dal secondo conflitto mondiale, gli americani hanno invaso il nostro suolo e d’allora non se ne sono più andati. Diciamo che viviamo una sorta di “libertà condizionata”, ma tutto sommato non c’è andata così male. Chi critica sempre e comunque gli Stati Uniti, ritendendoli il male assoluto, ha una visione parziale del mondo. Non immagina minimamente quale sia la qualità della vita negli altri Paesi che contendono il primato all’America. Visto che abbiamo deciso di affidare la nostra sicurezza ad altri, tra le varie opzioni siamo incappati nella migliore. E ‘il caso di dire che, in questa circostanza, gli Stati Uniti rappresentano il male minore: nonostante i condizionamenti diretti e indiretti, ci permettono comunque di avere un buon tenore di vita e ci concedono la libertà di esprimerci e manifestare, anche in loro dissenso. Nessun’altra potenza ce lo avrebbe permesso, di questo bisognerebbe esserne consapevoli.
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