Per chi l’avesse persa, consiglio la lettura di questa interessante intervista al direttore dell’Istituto Mario Negri, Giuseppe Remuzzi, uno dei migliori ricercatori italiani. Non un pericoloso No Vax, ma uno scienziato favorevole ai vaccini che non ha paura di dire la verità e che nonostante qualche domanda tendenziosa del giornalista risponde in maniera onesta, e a proposito del vaccino AstraZeneca afferma: “Quelle trombosi, in quelle sedi del corpo, non sono frequenti, soprattutto non nelle giovani donne. È molto probabile che siano legate al vaccino. Non può essere una coincidenza”. Ma dice anche che la scienza “avanza per approssimazioni successive” e che “Proprio il fatto che appena si vede un problema, per quanto raro, ci si ferma e si cerca di capire, deve aumentare la fiducia delle persone nel nostro sistema di controllo”. Questa è la scienza che vogliamo, quella che non si schiera e non ha paura della verità, che ammette la propria fallibilità ma che ci dà anche la speranza, perché senza di essa non avremmo alcuna possibilità di salvezza.
Qui l’intervista sul Corriere della Sera: https://bit.ly/2Rzgl36