“Diritto e potere sono due facce della stessa medaglia: solo il potere può creare diritto e solo il diritto può limitare il potere. Lo Stato dispotico è il tipo ideale di Stato di chi si pone dal punto di vista del potere; all’estremo opposto c’è lo Stato democratico, che è il tipo ideale di Stato di chi si pone dal punto di vista del diritto. Gli antichi quando esaltavano il governo delle leggi contrapponendolo al governo degli uomini avevano in mente leggi derivate dalla tradizione oppure poste dai grandi legislatori. Oggi, quando parliamo di governo delle leggi pensiamo in primo luogo alle leggi fondamentali, che stabiliscono non tanto ciò che i governati debbono fare, quanto come le leggi debbano essere poste, e sono norme che vincolano prima ancora che i cittadini gli stessi governanti; abbiamo in mente un governo delle leggi a un livello superiore, in cui gli stessi legislatori sono sottoposti a norme vincolanti. Un ordinamento di questo genere è possibile soltanto se coloro che esercitano poteri a tutti i livelli possono essere controllati in ultima istanza dai possessori originari del potere ultimo, i singoli individui” (Noberto Bobbio, Il futuro della democrazia, Einaudi,1995)
In una democrazia i cittadini hanno la grande responsabilità di controllare chi esercita il potere e per farlo devono informarsi.
La conoscenza è essenziale per l’esercizio consapevole della sovranità popolare.
Assoltuamente d’accordo prof. In questo la scuola ha una grande responsabilità.