Il 29 settembre è la data dei tradimenti. Da un lato ce lo ricorda la canzone di Battisti e Mogol che porta il titolo della data stessa, nella quale si racconta di un tradimento consumato in una notte e che al mattino vede il protagonista, pentito, dichiarare il proprio amore per la sua donna; dall’altro c’è un tradimento più profondo, che non vede pentimento, ed è quello nei confronti dell’Italia che si è consumato nella sera del 29 settembre 2011, che potete rivedere nel video sottostante. Vi ricordo che eravamo nel pieno di una tempesta finanziaria e che di lì a qualche mese il governo Berlusconi, sotto ricatto, sarebbe caduto. Le parole, che avrebbero dovuto farci capire tutto, vennero pronunciate negli studi di La 7 dal rappresentate del mondo finanziario, ex membro del comitato direttivo del gruppo Bildemberg, Mario Monti, ospite di Gad Lerner nella trasmissione l’Infedele. Monti stava scaldando i motori per diventare presidente del consiglio italiano e applicare la ricetta neoliberista che ci avrebbe condotto verso il suo mondo ideale. E qual era il modello migliore da ostentare se non quello greco? Un Paese che stava precipitando nel baratro e che veniva visto dal professore come una “testimonianza del successo dell’euro”. Naturalmente, è vero che ciò che è successo alla Grecia è stata una conseguenza del sistema euro, ma mentre per qualcuno si è trattato di un successo, per qualcun’altro è stata una sciagura: tutto dipende da che punto di vista si guarda la realtà.