Lo sport nazionale di questi ultimi giorni è stato quello di andare addosso al virologo Crisanti, che ha dovuto fare un repentino semi-dietrofront per non essere spacciato e catalogato tra gli impresentabili complottisti. Questa è la società che ha abolito il pensiero critico: o credi ciecamente in ciò che dice la TV oppure sei un terrapiattista, non esistono vie di mezzo. Non è più possibile dubitare. Scusate se neanche questa volta sono d’accordo con la maggioranza, ma vi confesso una cosa, anche io, nel mio piccolo, ho dei dubbi su questa “corsa” al vaccino. Prima nessuno e ora tutti i Paesi hanno la soluzione al Covid, c’è il vaccino cinese, quello americano, russo ed europeo. E poi c’è la corsa delle varie case farmaceutiche a chi ce l’ha più sicuro: 90, 91, 92 e 94%. Scusate ma nel Paese nel quale abbiamo ancora tanti misteri, tipo l’omicidio Moro, l’incidente di Ustica, la strage di piazza Fontana e potrei continuare a lungo; nel mondo nel quale abbiamo ancora tanti dubbi sull’omicidio di Kennedy e nel quale sono stati organizzati numerosi colpi di stato, per lungo tempo negati, dai servizi segreti occidentali per interessi economici e politici, come ad esempio in Iran, in Guatemala, nel Congo e mi fermo qui nell’elencazione perché credo sia chiaro il concetto (non cito ciò che succede in Russia o in Cina, dove la democrazia è ancora un miraggio, tantomeno la libertà di informazione e di pensiero), credo sia lecito dubitare che per enormi interessi economici e geopolitici a qualcuno possa venire in mente di accelerare la corsa al vaccino e “saltare” qualche passaggio. Inoltre, non mi stupirei neanche se qualcun altro sarebbe disposto a chiudere un occhio sui controlli. Chiaramente queste sono solo fantasie e sicuramente tutto sarà fatto nella totale correttezza, ma è possibile nutrire qualche dubbio e poterlo manifestare senza subire il pubblico linciaggio?