Guardate il filmato in appendice, così che anche i più restii capiscano cos’è l’aiuto e la solidarietà tra paesi. Come ho già ricordato in un video precedente, De Gasperi il 5 gennaio 1947 si reca negli Stati Uniti per chiedere un sostegno e trova un paese che gli spalanca le porte. Al rientro non fa discorsi in politichese o in pompa magna, ma pronuncia poche parole chiare e significative: “L’amicizia è stata rinnovata e ha ottenuto dei risultati concreti, voi stessi ne giudicherete il peso, la misura e la profondità. Non vorrei aggiungere nessuna parola che sembrasse vanto per delle dimostrazioni che, ho sempre sentito, non erano rivolte a me ma al mio paese […] l’Italia che avete nel cuore voi come ho nel cuore io, l’Italia che non conosce partiti, l’Italia che deve e sta per risalire nella vita internazionale”. De Gasperi, uomo umile, colto e sempre misurato, è un gigante rispetto all’attuale classe politica. Negli Stati Uniti è accolto in un clima cordiale e affettuoso, e dopo aver incontrato tutte le più alte cariche dello Stato si dirige nella sede del Congresso dove il parlamento per l’occasione è riunito in seduta comune. Al termine di un memorabile intervento i parlamentari si alzano in piedi per applaudirlo e acclamarlo. Questa è l’Italia che dobbiamo tornare ad essere e questa è la collaborazione che bisogna costruire con chi ne ha voglia: tutto il resto è da cancellare. Non possiamo continuare a illuderci e a credere in ciò che non esiste. Di fronte alla proposta franco-tedesca, già di per se discutibile (ne ho parlato qui) ma che comunque rappresenta un’apertura nei confronti dei paesi dell’Unione più colpiti dal Covid, Austria, Danimarca, Olanda e Svezia non si sono limitate alla critica, ma hanno rigorosamente escluso la possibilità redistribuire il debito, proponendo l’erogazione di un prestito condizionato alla realizzazione di specifiche riforme e, visto che non si fidano minimante di noi (avendo ben in mente lo stereotipo di Italia come pizza, mafia e mandolino), chiedono il coinvolgimento della Corte dei conti, dell’ Ufficio antifrode e della Procura europea per tutelare i prestiti da possibili frodi. Questo è ciò che abbiamo costruito in questi anni ed e ciò che ci ostiniamo a difendere. Per cortesia, alziamo la testa, mostriamo dignità, accantoniamo il perbenismo di facciata e dimostriamo al mondo intero di cosa è capace l’Italia!