Imbarazzanti le profonde riflessioni degli analisti che studiano il voto del Regno Unito, seggio per seggio, quartiere per quartiere, in cerca del colpevole. La responsabilità è degli anziani e dei semianalfabeti che vivono nei sobborghi di Londra. Perché i giovani, gli acculturati e i londinesi non possono non aver votato Corbyn, questa opzione non rientra nei loro schemi mentali, quindi non è accettabile. Conclusione: i britannici hanno sbagliato e pagheranno le conseguenze! Peccato che questa volta abbiano votato tutti, soprattutto i giovani e gli acculturati. Perché è così difficile accettare la realtà? Questa non era una normale consultazione tra due contendenti politici, era un nuovo e definitivo referendum sulla Brexit. Perché bisogna portare i cittadini all’esasperazione? Gli inglesi lo avevano già detto il 23 giugno 2016, dopo tre anni e mezzo lo hanno ripetuto ancora più forte. C’è ancora altro da capire? Abbiamo previsto catastrofi, fulmini e saette per il Regno Unito; vedremo se sarà così, intanto loro non ci hanno creduto e hanno detto forte e chiaro che sono contro questo cosmopolitismo a buon mercato, questo capitalismo selvaggio e globalismo senza regole. Continuiamo a non capire, e invece di porci qualche domanda insistiamo nell’incolpare gli altri. Imboniti da questo perbenismo di facciata che ci impedisce di guardare la realtà e dipinge come brutto rozzo e cattivo tutto ciò che non va nella direzione indicata da chi gestisce le regole del gioco.