Dopo una trepida attesa il caldo è finalmente arrivato. Mi permetto di consigliare ai lettori del blog qualche buona lettura da fare sotto l’ombrellone. Inizio con un libro molto interessante: “Guasto è il mondo” di Tony Judt, edito nel 2010 da Laterza. Una lettura semplice, argomenti, di cui spesso sentiamo parlare, ordinati magistralmente con una chiara e originale chiave di lettura. Il libro, scritto quando Judt, colpito da una brutta forma di sclerosi, si apprestava alla fine dei sui giorni, può essere considerato una sua preziosa eredità. Il titolo, di per sé esplicativo, è una frase del 1770 dello scrittore irlandese Oliver Goldsmith: “guasto è il mondo, preda di mali che si susseguono, dove la ricchezza si accumula e gli uomini vanno in rovina”. Una lettura necessaria, se vogliamo cercare di capire ciò che ci sta accadendo. Un testo che analizza i mali che da decenni affliggono la nostra società: in primis la crescente disuguaglianza, che ci fa sentire sempre meno fratelli e ci sta spingendo verso scelte protezionistiche e di chiusura che ai più sono incomprensibili; poi la crisi della politica e le enormi contraddizioni della globalizzazione che ha reso i ricchi più ricchi e i poveri sempre più poveri; e infine lo smantellamento dello stato sociale e di tutto ciò che di buono è stato costruito nella metà del secolo scorso. Una lettura che scuote, che tenta di risvegliarci dall’annichilimento del quale siamo preda, che non voglio ne posso sintetizzare in una breve e riduttiva recensione, ma che vi invito a fare.