Dopo tanti anni di governi eterodiretti, per la prima volta torniamo a intravedere un germe di democrazia. Ormai siamo abituati e rassegnati all’inutilità del voto, come in Inghilterra con la Brexit così da noi nei vari referendum e nelle elezioni politiche. In questi anni è stato applicato alla perfezione il famoso proverbio: “cambiano i suonatori ma la musica è sempre la stessa”. Infatti, si sono succeduti i governi ma l’azione politica è rimasta identica. Al di là dei partiti al potere, tutti i Paesi membri dell’Unione hanno accettato che fosse l’Europa a gestire la propria politica economica. Ma, per la prima volta, in Italia potrebbe accadere qualcosa che scombussolerebbe le regole del gioco, perché pare che il nostro governo abbia intenzione di gestire direttamente la politica economica, senza lasciarsi condizionare troppo dai burocrati europei. L’Italia sembra voler dire basta al dogma dell’austerità, che in questi anni ha prodotto solo miseria e incremento del debito pubblico. Per la prima volta, dopo circa vent’anni, il voto degli italiani potrebbe tornate a contare qualcosa. Ma già sono iniziate le dure reazioni e le intimidazioni a suon di spread e di esplicite minacce di default che hanno avviato una parziale retromarcia del governo che, spaventato, inizia a rendersi conto di quanto sia difficoltoso tornare alla democrazia.
si finalmente dopo molti anni di voti inutili della popolazione sembrerebbe proprio che qualcosa stia cambiando…confidiamo in questo governo e non ci resta che aspettare…