Finora abbiamo inteso la globalizzazione come mancanza assoluta di regole. Ormai gli stessi protagonisti della politica dichiarano apertamente di avere un identico programma, figlio del pensiero unico. La realtà dei fatti è talmente evidente che dovrebbe essere immediata una reazione, che però stenta ad arrivare. I motivi sono diversi, e un po’ alla volta li analizzeremo nel blog; per ora ci limitiamo a esporre i più evidenti. Chi ha creato questo sistema in realtà ha fatto una cosa semplicissima chiamata deregolamentazione, ma ha creato una serie di condizioni, e utilizza un linguaggio tecnico e autoreferenziale, da far in modo che alle “menti semplici” non sia possibile comprendere. Quindi, anche dinanzi all’evidenza, la maggior parte della popolazione non s’indigna fino in fondo, perché non riesce a credere che il sistema possa essere così spietato, e spera che ci sia qualcosa di positivo che a loro non è dato capire. Poi ci sono i pochi che hanno imbastito il sistema e hanno interesse affinché tutto resti immutato. Sono i ricchi e i potenti che hanno sposato e diffuso un paradigma che ha intriso il sapere di teorie assiomatiche che si mantengono in piedi perché collegate tra di loro, ma che non hanno alcuna attinenza con la realtà. E infine ci sono i peggiori, i dotti e gli intellettuali, quelli che hanno fatto proprie queste teorie, che ci hanno costruito sopra una carriera e non sono disposti neanche a valutare l’ipotesi di essersi sbagliati. Hanno dalla loro parte le istituzioni e il mondo della comunicazione, per questo motivo sono pieni di saccenteria e arroganza, e sono indignati a morte con i pochi che potrebbero far vacillare le loro splendide rendite di posizione, con quelli che hanno capito e hanno il coraggio di gridare: “il re è nudo”.
Per capire di cosa stiamo parlando, basta liberare la mente da tutte le sciocchezze di cui ci hanno indottrinato, e guardare con lucidità e spirito critico il seguente video, per rendersi conto che per comprendere la realtà non basta leggere libri, ma è necessario parlare con i protagonisti.