Curioso ma emblematico il pensiero del ministro Alfano sullo ius soli: “è una legge giusta ma posta in un momento sbagliato”. Il momento sarebbe sbagliato perché, essendo prossime le consultazioni elettorali (così si spera), approvare lo ius soli potrebbe avvantaggiare la lega. In questo ragionamento è concentrata la profondità di pensiero della politica italiana, basata su nient’altro che sondaggi e affannosa ricerca di consenso. Con questa logica si arriva al paradosso nel quale diventa normale dichiarare: questa riforma è giusta ma non la votiamo. I partiti conducono una campagna elettorale senza illustrare né tantomeno battersi per quello che pensano (ammesso che ancora pensino qualcosa), ma proponendo solo ciò che può portare consenso, anche se è contrario ai propri principi. Insomma, la filosofia politica della nostra classe dirigente, fino a qualche tempo fa più misteriosa, oggi è dichiarata pubblicamente, e dimostra l’assoluta mancanza di idee e il suo unico modo di operare, completamente basato sul tatticismo.