Premetto che giudico assolutamente negativa la politica economica mercantilista adottata dalla Germania che, oltre essere predatoria nei confronti dei Paesi dell’Unione Europea, minaccia seriamente il commercio mondiale. Ma detto ciò, bisogna essere onesti, e prendere atto che hanno alla guida del loro Paese un vero leader politico, talmente abile da riuscire a diventare la donna più potente del mondo, senza dare nell’occhio. E’ al suo terzo mandato, e si appresta a vincere le prossime elezioni che si terranno tra pochi giorni, così da eguagliare il record del cancelliere Helmut Kohl, che le offrì il suo primo incarico ministeriale, e che rimase in carica dal 1982 al 1998. Nulla può il suo rivale, il socialdemocratico Martin Schulz, nonostante ce la stia mettendo tutta per battere colei che è la prima donna a diventare cancelliere, oltre essere la più giovane a ricoprire tale ruolo nella storia della Germania. Ed è inutile fare confronti con il nostro Paese, sarebbe superfluo e umiliante. Riporto un semplice dato, che da solo è sufficiente per comprendere la differenza. Da quando lei è cancelliere, cioè dal novembre del 2005, ha tessuto rapporti con i seguenti governi italiani: Berlusconi III, Prodi II, Berlusconi IV, Monti, Letta, Renzi e Gentiloni. Con tutta probabilità ne conoscerà ancora tanti, e contemporaneamente continuerà, in maniera sobria, a dettarci la linea, e ad arricchire la Germania, a discapito dei PIIGS e dell’economia mondiale.